venerdì 10 giugno 2016

Pelikan Twist [recensione]


A fine maggio vi avevo presentato (e recensito) il mio ultimo acquisto in fatto di penne stilografiche: la Lamy Safari. Una penna che, nonostante sia un prodotto completamente realizzato in plastica, ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative. Ebbene, a distanza di quindici giorni, ho sentito il bisogno di affiancargliene una che scrivesse in rosso. Ma, detto papale papale, non mi andava di spendere molto per una penna che, a conti fatti, servirà solo in caso di necessità o da usare come seconda penna. Per la Lamy Safari avevo speso 16,50 euro su Amazon... dopo un rapido giro su eBay, la mia scelta è caduta sulla più economica Pelikan Twist: giusto giusto 7 euro (e spedizione gratis).
La Pelican Twist è una penna leggerissima, realizzata completamente in plastica (l'unica parte di metallo è il pennino) e dalla forma che rompe decisamente tutti gli schemi delle comuni penne stilografiche: infatti, come potete vedere in queste foto, ha una forma triangolare curvata, sprovvista della clip per poterla mettere nel taschino. È disponibile in tanti colori diversi e alla moda (alcuni anche appariscenti e giovanili) ma, per quello che serve a me, ho scelto il più sobrio grigio argentato.
Grossa delusione (e mi dispiace dirlo) è stata la confezione di acquisto recapitatami dal postino; e parlare di confezione di acquisto è davvero riduttivo, visto che... non c'era nessun imballo: il venditore (dal comportamento disonesto!), dal momento che offriva la spedizione gratuita, ha pensato bene di infilare la penna (sprovvista di qualsiasi protezione) direttamente in una semplice busta a bolle d'aria. Fortuna che è andato tutto bene e non è successo niente: la penna è arrivata integra!


Il pennino (che, purtroppo, non ha il foro di sfiato) della Twist ha la misura M, dal tratto abbastanza generoso (guardate l'ultima foto in basso): vabbè che è il mio tratto preferito ma qui è davvero esagerato. All'interno della penna era già presente (ma non montata) una cartuccia di inchiostro di colore nero che io ho già sostituito, come vi ho spiegato all'inizio, con una cartuccia di un bel rosso brillante. Comunque, questo modello di penna stilografica può essere inchiostrata con qualunque colore si desidera, tanto monta le comunissime (e disponibili in qualunque cartolibreria) Pelikan 4001. La cosa positiva del cambio cartuccia è che, nello svitare e riavvitare il corpo della penna si sente un leggerissimo scatto, necessario per mantenere l'allineamento con il tappo. Molto buona anche la parte dell'impugnatura anatomica: non stanca affatto le dita e la mano in generale.


Termino qui la mia recensione della Pelikan Twist e rilascio subito il voto: 6,5. E da ciò si capisce che è una penna ottima per fare la parte della penna di scorta, ma se avete in mente di fare un regalo... cercate altri modelli!


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