di: Maria Luisa Minarelli
Formato: Kindle
Dimensioni file: 2202 KB
Pagine: 294
Editore: Amazon Publishing (1 dicembre 2015)
ASIN: B013PRZJY6
Data di acquisto: 12 luglio 2016
Letto dal 6 all'11 agosto 2016
Sinossi: Venezia, 1752. In una gelida notte di dicembre, un uomo viene trovato morto in una piccola calle, strangolato. È il primo di una serie di omicidi che coinvolge l'avogadore Marco Pisani, alto magistrato della Serenissima. Scrupoloso, idealista e passionale, Pisani è un illuminista romantico, in anticipo sui tempi, consapevole che legge e giustizia non sempre coincidono. Ama disperatamente la sua città eppure ne avverte l'inarrestabile decadenza. È fatale perciò che nel corso delle indagini arrivi a scoperchiare il lato in ombra di una società preda di conflitti familiari, vizi, pettegolezzi crudeli. Aiutato dall'avvocato e amico Zen, dallo spregiudicato gondoliere Nani e da Chiara Renier, bella, indipendente e con un dono speciale, Marco Pisani si muove tra le fabbriche e i bacini dell'Arsenale, il mondo delle spie e dei mercanti orientali, gli uffici e le carceri di Palazzo Ducale, le sale da gioco, le botteghe, le osterie della città, i segreti racchiusi nei palazzi nobiliari e nelle ville delle incantevoli campagne del Brenta. Fino a giungere alla verità, amara e inaspettata.
La mia recensione: Per il sottoscritto, recensire questo libro è un'impresa davvero ardua. Scarlatto veneziano, lo dico subito, non mi ha né convinto e né conquistato ma, lo ammetto, non è un libro proprio da bocciare. E' un bel giallo storico (con una straordinaria ricostruzione della Venezia del '700), però pecca di due grandi lacune: il mistero da risolvere è davvero banale (e nel libro ci sono tutti gli indizi per capire il movente ed individuare l'assassino) e, soprattutto, la cotta amorosa tra Marco e Chiara tende a spezzettare un po' troppo il flusso narrativo... che, non avendo quasi mai sprazzi di azione, è già lentissimo di suo!
Descrivo brevemente la trama: in una Venezia ormai decadente, si verifica una serie di delitti avvenuti tutti mediante strangolamento con lo stesso tipo di corda. All'avogadore (che ai giorni nostri sarebbe un magistrato) Marco Pisani il compito di scoprire cosa accomuna gli uomini uccisi. Nel corso della sua indagine, Pisani (che non esita ad effettuare egli stesso sopralluoghi, interrogatori ed arresti senza l'ausilio degli sbirri), è aiutato soltanto dal suo fidatissimo amico ed avvocato Daniele Zen, dalla bella e misteriosa commerciante Chiara Renier (di cui Pisani si innamora, ricambiato, quasi subito) e dal suo pettegolo gondoliere Nanì.
Altro particolare che non mi è piaciuto è il ricorso alla trance medianica di Chiara... una storia che sino a quel momento stava scorrendo fluida e tranquilla, a mio avviso non aveva proprio bisogno di essere scossa dall'intervento degli spiriti!!!
Che altro dire? Il libro non mi ha proprio entusiasmato ma, tuttavia, lo consiglio a chi piace il giallo storico e a chi vuole trascorrere qualche serata in compagnia di una lettura non troppo impegnativa.
Voto:



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Le parti che ho sottolineato:
- Ai più poveri la Serenissima riserva la possibilità di godere di piccoli alloggi situati vicino alla chiesa di san Barnaba, nel sestiere di Dorsoduro. E' da questa prendevano il soprannome di Barnabotti.
- "Nutro ancora l'illusione che Legge e Giustizia possano coincidere".
- In quell'anno [1571], in vista dello scontro fatale, si produssero cento galee in due mesi, quasi due al giorno, complete di vele, sartiame, cannoni, ancore e rifornimenti per gli acquisti.
- La Serenissima, indulgente verso molti tipi di reati, era severa nei confronti delle spie.
- ...l'illusione che il proprio impegno per la giustizia rappresentasse almeno un tassello nell'ordine universale.
- "...il pensiero. Non si vede, ma esiste eccome. Ti sembra impossibile che ci sia qualcuno in grado di percepire i pensieri del prossimo? La scienza non ha mai trovato prove tangibili di questa comunicazione, eppure c'è".
- "La Serenissima non è tenera con gli assassini, anche se sono patrizi, specie con chi uccide per denaro un famigliare".
- "[...] Da quella donna non era possibile cavare altro. Apparteneva al genere di persone che con le autorità non aprono bocca a nessun costo, per l'atavica diffidenza dei poveri verso chi detiene il potere".
- E' strano come un delitto non colpisce mai solo la vittima, ma si ports dietro una catena di esistenze spezzate. Sono sempre molte le persone per le quali le giornate non saranno più come prima.
- "L'amore è la cosa più bella del mondo".
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