sabato 31 dicembre 2016

[Recensione] La Spada della Verità, vol. 6

La Spada della Verità, vol. 6
di: Terry Goodkind

Formato: Kindle
Dimensioni file: 3927 KB
Pagine: 704
Editore: Fanucci Editore (18 giugno 2008)
ASIN: B00C3IS43M
Data di acquisto: 27 gennaio 2016
Letto dal 20 al 31 dicembre 2016

----- Sinossi -----
Lo scontro tra le forze dell'Ordine Imperiale e l'impero d'hariano guidato da Richard Rahl e la sua consorte è sempre più vicino. E nella battaglia che si approssima è in gioco la sopravvivenza della magia nel mondo... e la vita di milioni di persone. Dopo la cocente sconfitta subita in Anderith, Richard ha scelto di tornare nella sua terra natia, i Territori dell'Ovest, per riflettere e permettere a Kahlan di recuperare le forze e le sue capacità. Una volta giunto a destinazione, si profila però una missione a cui non potrà sottrarsi. Dovrà di nuovo abbandonare la moglie e inoltrarsi sotto mentite spoglie nel cuore dei territori dominati dal suo più grande nemico, l'imperatore Jagang. Ma la missione, ardita come nessun'altra, ha uno scopo vitale: scoprire quale sia la vera natura, e il fine occulto, dell'Ordine Imperiale.

----- La mia recensione -----
"Posso permettermi di farmi governare da un solo sovrano: la ragione".
Ormai stiamo andando di male in peggio...! In questo sesto volume, addirittura, siamo al paradosso che per 600 pagine (sulle 700 che compongono l'intero libro) non succede niente di niente e nelle ultime 100 si scatena il finimondo, ma in maniera alquanto caotica e frettolosa!
La trama, nella sua banalità, può essere così riassunta: Richard e Khalan sono separati da Necci, una delle Sorelle dell'Oscurità intenzionata a mostrare a lord Rahl (dopo averlo rapito) i benefici che l'Ordine Imperiale sta apportando alle popolazioni sottomesse... solo che, di punto in bianco, Necci si ravvede e comprende il suo errore: sotto l'Ordine non ci sono benefici ma solo fame, sofferenza e dittatura. Tutto qui!!!
Per il resto, la parte meglio riuscita (se così possiamo chiamarla) si ha, quasi sempre, nel bel mezzo della battaglia tra le ex Terre Centrali e l'Ordine Imperiale... ma con Richard lontanissimo dall'azione!
Voto: (1 su 5)

----------
Precedenti libri recensiti della saga della Spada della Verità:
- 4 settembre 2016: volume 5
- 2 luglio 2016: volume 4
- 25 maggio 2016: volume 3
- 15 dicembre 2015: volume 2
- 1 ottobre 2015: volume 1
- 22 febbraio 2015: Debito di ossa (prequel)

venerdì 9 dicembre 2016

[Recensione] Cose preziose

Cose preziose
di: Stephen King

Formato: Kindle
Dimensioni file: 2161 KB
Editore: SPERLING & KUPFER (17 giugno 2014)
ASIN: B00L1S6FZY
Data di acquisto: 14 luglio 2014
Letto dal 27 novembre al 9 dicembre 2016

----- Sinossi -----
Un giorno, nella tranquilla cittadina di Castle Rock compare Leland Gaunt, un tipo strano e sfuggente. Gaunt apre un negozio, Cose Preziose , dov'è possibile acquistare pezzi rari, curiosità, autentiche gioie per piccoli collezionisti. In breve, l'emporio riesce ad attrarre magneticamente tutti i membri della comunità, con effetti devastanti. Perché in quel negozio dall'oscuro e impenetrabile magazzino tutto è in vendita... perfino l'anima!

----- La mia recensione -----
Romanzo abbastanza lungo (anche se non quanto il celeberrimo It) con solamente due personaggi principali (lo sceriffo Pangborn ed il demone Gaunt) ed una sequela di personaggi secondari... ossia, tutta la popolazione della famigerata Castle Rock, l'immaginaria cittadina del Maine che abbiamo già incontrato in altri romanzi di Stephen King (tra cui La zona morta, Cujo e La metà oscura, comunque tutti menzionati in questo libro).
Di azione vera e propria non ce traccia perché, per almeno due terzi del libro, è tutto un preparare il terreno per la parte finale, quando si scatenerà l'isteria collettiva di tutta Castle Rock. Il finale è abbastanza scontato ed infarcito di tutti i luoghi comuni possibili ed immaginari.
Tuttavia, Cose preziose riesce perfettamente a farci riflettere (e forse era proprio questo lo scopo di Stephen King) su una questione vecchia quanto il mondo: cosa siamo disposti a fare pur di avere/impossessarci di qualcosa a cui teniamo particolarmente? Siamo pronti ad arrivare a patti con il diavolo?
Voto:  (4 su 5)

domenica 27 novembre 2016

[Recensione] Il libro del destino

Il libro del destino
di: Grégory Samak

Formato: Kindle
Dimensioni file: 1102 KB
Pagine: 176
Editore: Casa Editrice Nord (24 settembre 2015)
ASIN: B014WTOGBI
Data di acquisto: 19 luglio 2016
Letto dal 25 al 27 novembre 2016

----- Sinossi -----
Non avrebbe dovuto accettare la sfida, ma ormai è troppo tardi. Terrorizzato, il bambino solleva lo sguardo dalla scacchiera e incontra gli occhi gelidi dell'ufficiale nazista. Ha perso. La sua famiglia verrà fucilata dalle guardie del campo e a lui verrà amputato un dito, perché ricordi quell'umiliazione per sempre... Elias Ein non è mai stato un uomo di fede. E anche adesso è convinto che ci sia una spiegazione razionale per l'esistenza di quella immensa biblioteca. Che ci sia una ragione, se vi si accede solo tramite una botola nascosta nel sottoscala della grande casa d'epoca che ha appena comprato. Che ci sia una logica in quell'elenco di nomi, date e brevi descrizioni di eventi che occupa tutti i volumi, dalla prima all'ultima pagina. Non può essere davvero il Libro della Vita, di cui parla la Bibbia. No, Elias non vuole credere che il destino di ogni uomo sia già stato scritto. Costernato, apre un volume, trova il nome che cercava e posa il dito sulle lettere dorate. Un gesto che gli offrirà l'occasione di redimersi e di giocare una partita a scacchi con la Storia...

----- Recensione -----
Libro che era cominciato sotto i migliori auspici e le migliori intenzioni ma, strada facendo, si è lasciato andare ad un nulla di fatto, deludendo ampiamente le mie aspettative. Intanto va detto che è troppo simile a La biblioteca dei morti, il capolavoro di Glenn Cooper; secondo, già dalle prime pagine capisci subito come e dove andrà a finire.
La trama e le intenzioni dell'autore (che forse voleva farne una favola moderna) sono abbastanza interessanti ma la storia raccontata, e come essa si dipana, è molto scadente e, cosa ancor più grave, non ha mai picchi di azione ma scorre troppo fluida e lineare. Altra particolarità negativa di questo libro: personaggi non caratterizzati (giusto giusto qualche descrizione quando qualcuno di essi compare per la prima volta) e contornati da un mucchio di banalità: il vecchio che vive isolato in una casa isolata, la bambina ricca che si innamora del povero orfanello, il poliziotto buono e il poliziotto cattivo, eccetera. Il finale, oltretutto, sembra davvero tirato per le lunghe e scritto in fretta e furia: aveva finito le pagine?
Voto:  (2 su 5)

 Clicca qui e scarica le mie note e le parti che ho evidenziato

La (nuova) domenica di Repubblica...


Ma quanta (buona) carne al fuoco oggi con Repubblica? Una prima pagina che diventerà storica (la morte di Fidel Castro), un supplemento di 4 pagine dedicato al líder máximo, L'Espresso con la storia di copertina dedicata alla Rai e, dulcis in fundo, il primo numero di Robinson, il nuovo supplemento culturale.
E allora ditelo che non mi volete far uscire di casa...

sabato 26 novembre 2016

Amazon: solo per oggi 20 ebook a 99 centesimi l'uno

In occasione del weekend di Black Friday, Amazon ha aumentato la selezione nell'Offerta lampo Kindle offrendo, solo per oggi, 20 eBook a 99 centesimi l'uno.
Tra gli autori in promozione troviamo Umberto Eco, Fannie Flagg, Kathy Reichs, Robert Ludlum, Donald J. Trump, Oriana Fallaci e Tom Clancy.
Per visionare i titoli in offerta (che scade a mezzanotte) cliccate qui.

venerdì 25 novembre 2016

[Recensione] Silenzio assoluto

Silenzio assoluto
di: Frank Schätzing

Formato: Kindle
Dimensioni file: 2214 KB
Pagine: 669
Editore: Casa Editrice Nord (26 ottobre 2010)
ASIN: B0065PRI4A
Data di acquisto: 2 maggio 2014
Letto dal 16 al 25 novembre 2016

----- Sinossi -----
Sui giornali non troverete nessun accenno all'incidente. I governi dei Paesi coinvolti non hanno nessun interesse a rendere pubblica la faccenda. Inoltre, dato che l'incidente non è apparso sui media, in realtà non è mai avvenuto. Questa è la sua storia. Che cosa ci fa un ex terrorista a Colonia, mentre la città intera si prepara all'arrivo degli uomini più potenti della Terra, convocati per l'imminente G8? È la domanda che tormenta Liam O'Connor, fisico irlandese di fama mondiale, candidato al premio Nobel e autore di bestseller, arrivato in Germania per un tour promozionale. Perché Liam è certo di aver visto proprio all'aeroporto un suo vecchio amico, Paddy Cholessy, un tempo membro dell'IRA e adesso, almeno in apparenza, impiegato come tecnico in quella struttura che è ovviamente al centro della rete di massima sicurezza che circonda la città. Genio per natura, e spesso ubriaco per scelta, Liam non riesce a convincere nessuno del potenziale pericolo: la sua addetta stampa, Kika Wagner, è troppo occupata a fargli rispettare gli impegni presi con i librai e con i notabili cittadini per dar retta ai suoi sproloqui; la polizia è travolta da una valanga di problemi ben più concreti; i responsabili dell'aeroporto sono sicuri di aver creato intorno a loro una fortezza inattaccabile. Eppure Liam ha ragione: qualcuno ha deciso che quel G8 è il momento giusto per colpire al cuore la comunità internazionale, per generare un formidabile buco nero nella Storia, per compiere un attentato così eclatante da cambiare per sempre il destino dell'umanità. E soltanto lui può capire sino in fondo la tecnologia avveniristica che si nasconde dietro quel progetto e fermarlo. Sempre che il killer non fermi prima lui...

----- Recensione -----
Bisogna tenere tante maini, ci sono così tante persone che vogliono essere guidate. Ti affondano le unghie nella carne, strappano pezzi di te, del tuo amore per questa terra e tu dai più di ciò che sei. Ti chiamano capo e ti spartiscono tra loro...
Frank Schätzing appartiene alla (non molto lunga) schiera dei miei autori preferiti; e la lettura di questo romanzo non ha fatto altro che darmene conferma! Anche se, onestamente, Silenzio assoluto lo piazzo un gradino immediatamente sotto a Breaking News e Il quinto giorno.
Spettacolare la descrizione di tutta la fase di preparazione dell'attentato (ma non dico chi è la personalità che deve essere eliminata... se lo volete sapere, leggetevi il libro), dell'arma e dei principi della fisica che stanno alla base della sua progettazione e realizzazione. E magistrale anche la caratterizzazione e la contrapposizione dei due personaggi chiave di tutto il romanzo: il professor Liam O'Connor, fisico geniale e candidato al premio Nobel ma dal carattere abbastanza tormentato (e, non a caso, cerca costantemente rifugio nell'alcol) e Jana, killer spietata ma dai solidi principi etici e morali. E ottimi anche i numerosi richiami alla storia vera, soprattutto agli anni della guerra nell'ex Jugoslavia e a tutto ciò che ha comportato per quelle popolazioni martoriate.
Nonostante le sue quasi 700 pagine, la lettura del libro scorre via che è un piacere (sono riuscito a farlo fuori in dieci giorni esatti esatti): merito soprattutto del suo ritmo davvero incalzante e dei capitoli abbastanza brevi. Utile, infine, anche la sezione finale con l'appendice in cui vengono brevemente illustrati un po' tutti gli argomenti toccati dal libro stesso: la guerra nel Kosovo, il terrorismo internazionale e le nozioni di fisica riguardanti il rallentamento della luce.
Voto:  (4 su 5)

----------
Gli altri libri di Frank Schätzing che ho letto:
- Limit (recensito il 13 febbraio 2016)
- Braking News (recensito il 10 febbraio 2015)
- Il quinto giorno
- Il diavolo nella cattedrale
- Il mondo d'acqua

domenica 20 novembre 2016

Lamy Logo [Recensione]


In questi ultimi mesi ho letteralmente fatto incetta di penne stilografiche, acquistandole principalmente o su Amazon o su eBay. La prima che ho preso (era fine maggio) è stata la Lamy Safari, poi seguita da varie Jinaho, Pelikan, Hero, Pilot, Schneider e Kaweco. Le ho tutte recensite, e in fondo a questo post trovate anche la lista completa delle recensioni sia delle penne che degli inchiostri. Quasi tutte queste penne mi hanno enormemente deluso; le uniche che ho apprezzato sono state la Lamy Safari e la Kaweco Classic Sport: la prima per la sua affidabilità e la seconda per la sua praticità nel trasporto (anche se le sue dimensioni lillipuziane mi hanno costretto spesso a portarmi dietro anche una cartuccia di riserva).


Ebbene, ora che ho preso dimestichezza sia con il cambio dei pennini che nel maneggiare gli inchiostri in boccetta, ho sentito la necessità di fare il grande passo: abbandonare le penne in plastica e passare, una volta per tutte, a qualcosa di più serio ed elegante... La mia scelta, tanto per cambiare, è caduta ancora una volta su un prodotto della Lamy; dopo l'immancabile giro sul web tra video e forum vari, ho deciso di acquistare una Logo che ho trovato su eBay a 43,90 euro.


La Lamy Logo, che potete ammirare in tutte queste foto, è una penna stilografica realizzata interamente in acciaio lucido (ma esistono anche le versioni in acciaio satinato, spazzolato o in varie colorazioni) ed ha un corpo incredibilmente sottile e leggero; le sue dimensioni sono: lunghezza di 13,5 cm con il cappuccio calzato, 11,4 cm senza il cappuccio e appena 9 grammi di peso.
Come potete notare, questa penna (che ha una circonferenza di appena 90 millimetri), non ha alcuna curva, angoli o forme strane: è un cilindro perfetto! Tuttavia, in tutta questa perfezione, spicca l'unica nota negativa: le due estremità (sulla penna da una parte e sul cappuccio dall'altra) terminano con due antiestetici tappini di plastica... e non ho proprio capito il perché di questa scelta!


Sul cappuccio, lungo 5,3 cm, è presente il piccolissimo e discreto logo dell'azienda tedesca ed una spettacolare clip a molla: basta una leggerissima pressione sulla sua parte superiore per farla aprire e poter riporre la penna nel taschino. Quando si inserisce il cappuccio nella penna si avverte un leggerissimo scatto, molto utile per non rischiare di perdere la penna; invece, quando la si vuole estrarre, basta tirare brevemente (non c'è bisogno di fare molto forza) per permettere il distacco tra cappuccio e penna. Piccola curiosità sul cappuccio: quando si solleva la clip, sul corpo dello stesso, si può notare un minuscolo foro... ma la sua funzione non mi è del tutto chiara. Forse, ma è solo una mia teoria, può servire per far respirare la penna quando è chiusa in modo che non si secchi eccessivamente l'inchiostro. Boh, ignoro quale possa essere la reale funzione di questo forellino. Anzi, se voi che mi state leggendo avete una qualche idea sulla sua presenza o utilità, scrivetemi pure.


Quando si toglie il cappuccio per scrivere e lo si inserisce sul retro della stilografica, questa passa da una lunghezza di 13,5 a ben 16 cm... e, fatto non secondario, sbilancia troppo la stessa penna. Quindi, quando siete impegnati in lunghe sessioni di scrittura, è bene togliere del tutto il cappuccio. Io sto facendo così.
Passiamo ora ad esaminare la penna.


La parte dell'impugnatura è costituita da una bellissima sezione con 14 anelli con gli ultimi sei che, quando si inserisce il cappuccio, restano fuori, cioè a vista. La tenuta in mano è davvero gradevole e non stanca le dita. Inoltre, diversamente dalla Lamy Safari che ha un'impugnatura molto vicina al pennino (ma la cosa non si è mai rivelata fastidiosa), con la Lamy Logo siamo liberi di afferrare la penna in qualunque parte dell'impugnatura. Come ho detto prima, il corpo della Logo ha un diametro di appena un centimetro... comodissimo se avete dita piccole, ma se le avete grandi o grosse potreste avere (ma non è detto che sia così) qualche problemino con una sezione così sottile.


Il pennino in dotazione con la Lamy Logo è anch'esso in acciaio ed un M: come già sapete, questa è la mia misura preferita perché non mi piacciono i tratti sottili (preferisco i flussi d'inchiostro abbonanti). Come in tutte le stilografiche della Lamy, il cambio del pennino è un'operazione semplicissima da fare: scorre su due minuscoli binari, quindi basta tirare delicatamente per estrarre il vecchio, stessa operazione per inserire il nuovo. Il tutto si compie, orologio alla mano, in 2-3 secondi.


Nella confezione d'acquisto, costituito da un semplice scatolino di cartone nero, è compresa anche una cartuccia d’inchiostro blu. Diversamente da altre marche o aziende produttrici di stilografiche, la Lamy per le sue penne usa solo le cartucce proprietarie T10, molto più capienti delle diffusissime Pelikan 4001. Per chi volesse usare gli inchiostri in boccetta, in commercio esiste (costa intorno ai 7 euro) anche il converter Z26. Come per la sostituzione del pennino, anche l'inserimento della cartuccia (e la sua successiva sostituzione) si effettua in assoluta facilità e semplicità. L'inchiostro blu della Lamy è, insieme al blu-nero, uno dei miei preferiti sia perché è abbastanza fluido (e quindi non fa grattare il pennino), sia perché non impregna molto la carta con il rischio di ritrovarselo sulla parte posteriore del foglio.

Come per le passate recensioni, termino ancora una volta con la prova di scrittura (che trovate qui sotto) ed il voto che, in questo caso, è un bel 9. Se vi piace una stilografica sottile e che abbia un tocco di eleganza o professionale, la Lamy Logo è la stilografica che farà sicuramente al caso vostro.


- foto a sinistra: su foglio A5 Pigna ho scritto l'incipt del libro Fatherland di Robert Harris ed ho effettuato vari ghirigori per testare la scorrevolezza del pennino
- foto a destra: il retro dello stesso foglio in cui si nota la minima quantità di inchiostro che è riuscito ad impregnare la carta

[clicca qui per tutte le altre recensioni di stilografiche, inchiostri ed altri strumenti di scrittura]

mercoledì 16 novembre 2016

[Recensione] Il silenzio del ghiaccio

Il silenzio del ghiaccio
di: Tess Gerritsen

Formato: copertina rigida
Pagine: 344
Editore: Longanesi (19 maggio 2011)
ISBN-13: 978-8830430914
Data di acquisto: 25 febbraio 2013
Letto dal 12 al 16 novembre 2016

----- Sinossi -----
Doveva essere un tranquillo weekend in montagna. Maura Isles ne aveva bisogno più che mai, per staccare un po' da un lavoro, quello di anatomopatologa, che le ha fatto guadagnare il soprannome di Regina dei morti. E per dimenticare un amore impossibile. Doveva essere un tranquillo weekend e invece va subito tutto storto. La neve comincia a cadere troppo fitta. La stradina di montagna diventa indistinguibile. Il navigatore satellitare non funziona, così come i cellulari. Basta un attimo perché l'auto esca di strada. Sopravvissuta all'incidente, Maura si addentra nel nulla per cercare soccorso. Quello che trova, però, ha dell'incredibile e del misterioso. E ha l'odore inconfondibile della morte. Forse, presto, anche della sua. Molto presto. Se per Maura sta per iniziare il peggiore degli incubi, per Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, sta per iniziare la caccia. Perché nonostante Maura sia scomparsa, nonostante le prove evidenti di un destino terribile, Jane non è disposta ad arrendersi. A costo di scoperchiare un segreto orribile e letale.

----- La mia recensione -----
"In quel posto c'era qualcosa che non andava; lo sentiva. Vecchi echi di un male che sembrava sussurrare nel vento".
Ottavo di undici libri della serie, ideata dall'americana Tess Gerritsen, e incentrata sulle vicende della detective Jane Rizzoli e del medico legale Maura Isles. Le loro indagini, in seguito, sono diventate anche una fortunata serie televisiva dall'omonimo titolo Rizzoli e Isles.
Io, comunque, non avevo mai letto nessuno di questi undici romanzi... e non so se, in futuro, avrò voglia di leggerne altri. Questo mi ha molto deluso! L'azione e il ritmo come piacciono a me ci sono tutti, ma la trama mi ha dato l'impressione, come purtroppo mi sta capitando ultimamente, di un qualcosa di già visto. Non a caso, già dalle prime pagine, quando ho capito dove la storia stava andando a parare, mi è sembrato di rivedere il film splatter del 2006 Le colline hanno gli occhi. Tuttavia, doppiamente brava Gerritsen sia a tenere alta la concentrazione del lettore, sia a caratterizzare alla perfezione i personaggi principali e quasi tutti quelli di contorno.
Voto:  (3 su 5)

giovedì 10 novembre 2016

[Recensione] I top 100 di Donald Trump

I top 100 di Donald Trump. I migliori tweet selezionati e tradotti per voi
di: Veronica Vinattieri

Formato: Kindle
Dimensioni file: 1416 KB
Pagine: 68
Editore: goWare (14 luglio 2016)
ASIN: B01IGC13LI
Acquistato e letto il 9 novembre 2016

Sinossi: Forse nessun candidato alla presidenza degli Stati Uniti ha compreso l'importanza dei social media come Donald Trump. E nessuno prima di lui ha fatto di Twitter il più importante strumento di comunicazione con gli elettori e l'opinione pubblica. Trump ha postato quasi 50mila tweet e, alla vigila della Convention repubblicana, ha quasi 10 milioni di followers, tutti solerti nel retweet. Segue appena 40 persone, a riprova che nessuno può influenzare la sua idea di far tornare l'America grande. Nelle pagine che seguono, Veronica Vinattieri ha individuato, tradotto e adattato per il pubblico italiano i 106 tweet più popolari, quelli cioè che hanno ricevuto il maggior numero di Mi piace e di Retweet, sui principali temi legati alla personalità di Trump e al suo programma presidenziale. Forse questi brevissimi testi, che tutti insieme si possono leggere in meno di un'ora, sono la chiave per capire quello straordinario fenomeno politico e sociale che è stato definito il trumpismo che non è né un qualcosa di passeggero né tantomeno di clawnesco.

La mia recensione: È solo una piccola selezione di un centinaio di tweet scritti dal neo presidente Donald Trump che non aggiunge niente di nuovo a quanto già si conosce su di lui... ma dicono molto del "personaggio" Trump! Utile per essere consultato.
Voto:  (4 su 5)

 Clicca qui e scarica le mie note e le parti che ho evidenziato

mercoledì 9 novembre 2016

Proviamo a capire Donald Trump...?


Contro ogni pronostico, contro tutto e tutti, il Repubblicano Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Perciò, visto che su questo blog ci occupiamo prevalentemente di libri, per cercare di capire chi è il personaggio Trump e cosa rappresenta la sua vittoria a stelle e strisce, ecco alcuni libri che potrebbero fare al caso nostro:

- George Beahm: Trump contro tutti. Le parole e le idee che infiammano la politica americana [Rizzoli, 28 aprile 2016]
Aggressivo, scorretto e di successo, Trump è il fenomeno americano. Da sempre uomo d'affari controverso, è diventato un politico di primo piano con le sue affermazioni scandalose (su messicani, donne e islam) che lo hanno fatto scontrare anche con il Papa. Molti lo disprezzano e lo hanno sottovalutato; molti, soprattutto negli USA, lo amano. Lui vuole diventare presidente degli Stati Uniti. Ma da dove nasce il fenomeno Trump? E perché avrebbe dovuto essere preso sul serio sin da subito, quando ha annunciato di volersi candidare? Attraverso le sue stesse parole, tratte da interviste e interventi pubblici, il libro è la guida non ufficiale alla mente di Trump, per capire come, attingendo in profondità all'insoddisfazione degli elettori rispetto ai politici, è riuscito a monopolizzare l'attenzione dei media, facendo il contrario di quello a cui fino a oggi eravamo abituati. Che denunci le politiche di immigrazione, dia consigli sul business o insulti chi non la pensa come lui, Trump dice ciò che pensa e fa sempre discutere, esprimendosi in modo che tutti possano capirlo. Per questo nessuno, anche chi non segue la politica, può ignorare la sua missione di "rendere di nuovo grande l'America". Come ha detto la rivista Time: "The Donald è atterrato. Ora bisogna affrontarlo". Prefazione di Francesco Costa. 13,60 euro su Amazon

- Mattia Ferraresi: La febbre di Trump. Un fenomeno americano [Marsilio, 14 luglio 2016]
Costruttore, finanziatore di partiti, artista del negoziato, signore di casinò e concorsi di bellezza, intrattenitore, politico per esigenze di business più che per indole, pater familias di una genia mondana: Donald Trump è un personaggio dai mille volti, da quarant'anni alla ribalta. Il passaggio da celebrità d'avanspettacolo alla più ampia scena politica mondiale impone oggi di fermarsi per comprenderne la natura profonda. Mattia Ferraresi, corrispondente per Il Foglio dagli Stati Uniti, fornisce in questo libro alcune coordinate: gli inizi da figlio scapestrato di un clan di palazzinari, la conquista di Manhattan, il bisogno di legittimazione; l'emergere della visione politica: nazionalista in un mondo cosmopolita, populista che accarezza il sogno di un ritorno a un conservatorismo leggendario. Infine il ruolo di candidato-tuttofare: autore, regista e spin doctor di se stesso, multiforme animale da palcoscenico che parla una lingua ipersemplificata, a misura di tweet. "Rintracciare le origini della forma mentis nostalgica e della vaghezza politica di Trump - come scrive Ferraresi - permette di capire che non è un fenomeno avulso dal contesto: la sua figura, il suo credo contraddittorio, il linguaggio hanno una loro dimensione nella storia della democrazia americana che va rinvenuta nel passato e messa a confronto con le incertezze dell'oggi. Trump parla a un'America ferita, un paese che soffre di patologie non riconducibili a meri fattori economici". 10,20 euro (7,99 euro per il Kindle) su Amazon

- Andrew Spannaus: Perché vince Trump. La rivolta degli elettori e il futuro dell'America [Mimesis, 30 giugno 2016]
Un analista americano che conosce bene anche l'Italia spiega le vere motivazioni dietro al successo di Donald Trump e l'opportunità offerta da questa rivolta degli elettori. L'atteggiamento dei media è stato superficiale, tant'è che nessuno credeva che Trump potesse davvero vincere la nomina. In questo libro si indaga sulle correnti profonde della società americana che hanno spinto il candidato repubblicano (ma anche il socialista Bernie Sanders) a stravolgere la politica americana. È in atto un riallineamento dell'elettorato statunitense: la divisione sta andando da democratici-repubblicani a establishment-outsider. Dopo quest'anno l'America non sarà più la stessa: l'establishment dovrà tenere conto dei rischi di ignorare la fetta crescente della popolazione lasciata indietro dalla globalizzazione dell'economia. Si tratta di una grande opportunità per rivedere certi errori da entrambe le sponde dell'Atlantico, dalla deindustrializzazione alle guerre continue nel nome del "cambiamento di regime". 8,50 euro su Amazon

- Veronica Vinattieri: I top 100 di Donald Trump. I migliori tweet selezionati e tradotti per voi [GoWare Edizioni, 14 luglio 2016]
Forse nessun candidato alla presidenza degli Stati Uniti ha compreso l'importanza dei social media come Donald Trump. E nessuno prima di lui ha fatto di Twitter il più importante strumento di comunicazione con gli elettori e l'opinione pubblica. Trump ha postato quasi 50mila tweet e, alla vigila della Convention repubblicana, ha quasi 10 milioni di followers, tutti solerti nel retweet. Segue appena 40 persone, a riprova che nessuno può influenzare la sua idea di far tornare l'America grande. Nelle pagine che seguono, Veronica Vinattieri ha individuato, tradotto e adattato per il pubblico italiano i 106 tweet più popolari, quelli cioè che hanno ricevuto il maggior numero di Mi piace e di Retweet, sui principali temi legati alla personalità di Trump e al suo programma presidenziale. Forse questi brevissimi testi, che tutti insieme si possono leggere in meno di un'ora, sono la chiave per capire quello straordinario fenomeno politico e sociale che è stato definito il trumpismo che non è né un qualcosa di passeggero né tantomeno di clawnesco. 6,79 euro (gratis per il Kindle) su Amazon

- Francesco Bogliari e Donald J. Trump: I segreti del successo secondo Donald J. Trump [Rizzoli, 26 febbraio 2014]
Con il suo stile franco e diretto, a volte brutale, che lo ha fatto diventare l'incarnazione del lottatore, Donald Trump resta uno dei personaggi più carismatici del mondo del business. Che faccia affari (immobiliari ma non solo) o lanci in tv il successo mondiale di The Apprentice o intervenga nella cronaca e nella politica (di lui si parla da anni come potenziale candidato alla presidenza americana), le sue idee sul potere e la ricchezza e le sue parole senza filtro sono considerate dai fan e dagli aspiranti emuli una guida unica e inestimabile. Per averle sempre a portata di mano, come fonte di ispirazione e stimolo, il volume le raccoglie e le organizza intorno ai temi fondamentali per chiunque punti al successo: la passione, le decisioni, la comunicazione, la negoziazione, gli investimenti, la scelta dei partner e, quando ci vuole ci vuole, anche la vendetta. 9, 35 euro (7,49 euro per il Kindle) su Amazon

- Donald J. Trump e Bill Zanker: Pensa in grande e manda tutti al diavolo nel lavoro e nella vita [Rizzoli, 13 gennaio 2010]
Donald Trump è un personaggio carismatico e imprevedibile che ha costruito un impero economico, più volte è caduto e si è risollevato e non cessa di combattere la sua battaglia nel business, senza esclusione di colpi. Proveniente da una famiglia media, ha cominciato come immobiliarista a New York ed è diventato l'incarnazione del lottatore di successo, consacrato come star anche in TV in un reality show in cui i partecipanti si contendono la possibilità di lavorare per lui. Oggi Donald Trump è uno degli uomini più ricchi del mondo, a capo di un gruppo internazionale che va dagli hotel di lusso ai campi da golf, dall'abbigliamento ai grandi mezzi di comunicazione. Ma qual è il segreto del suo successo? Pensare in grande, credendo in se stessi, nei propri sogni, nelle proprie decisioni senza paure né limiti e al diavolo critici e oppositori! In questo volume franco, Trump racconta la sua vita con la grinta (e la cattiveria) che lo contraddistingue e illustra ai lettori la sua formula per il potere e la ricchezza. 11,90 euro (9,00 per il Kindle) su Amazon

- Donald Trump e Meredith McIver: I campioni non si arrendono mai. Un'educazione informale nel business e nella vita [Etas, 26 agosto 2009]
Dopo il grande successo di Pensa in grande e manda tutti al diavolo nel lavoro e nella vita, Donald Trump, icona del business e imprenditore di fama mondiale, presenta le sue lezioni di educazione informale per il successo e apre uno squarcio illuminante al cuore della sua straordinaria esperienza e del suo pensiero. In piccoli e coinvolgenti pezzi da cui tutti possono trarre ispirazione, affronta nel suo tipico stile franco e diretto argomenti all'ordine del giorno (la presidenza Obama, lo shock dei mercati, lo scandalo Madoff, ecc.) e regole di vita di lungo respiro che gli hanno permesso di affrontare gli alti e bassi degli affari e della vita senza perdere l'entusiasmo: dalla capacità di apprendere alla schiettezza, dall'andare controcorrente al battersi per ciò in cui si crede, fino alla necessità di affrontare e vincere le proprie paure. "Quello che si vede sui media è un personaggio estroverso, fiducioso, qualche volta insolente ma normalmente onesto", dice di se stesso. "Uno dei motivi per cui la gente mi ama è che sono schietto, ed è anche uno dei motivi per cui mi odiano. Ma una delle ragioni del mio successo, forse la più importante, è che so andare dritto al cuore delle cose. I campioni non si arrendono mai è un esempio di questo approccio alla vita e al business. Prendo un argomento, ci penso su, lo disseziono e lo rimetto insieme in una formula che diviene ciò che ritengo sia un consiglio solido." Parola di campione. 17 euro su Amazon

mercoledì 2 novembre 2016

[Recensione] Come le rose a maggio. Una storia vera


Come le rose a maggio. Una storia vera
di: Antonello D'Ajello

Formato: copertina morbida
Pagine: 356
Editore: ArgoMENTI Edizioni (agosto 2016 )
ISBN-13: 9788894173239
Data di acquisto: 26 ottobre 2016
Letto dal 28 ottobre al 2 novembre 2016

Sinossi: Il libro d'esordio di Antonello D'Ajello nato a Gallipoli (Lecce) poco più di 50 anni fa, già calciatore ai tempi del Gallipoli in Serie D, un uomo dalle mille risorse che svolge un gran numero di attività lavorative, riuscendo sempre a trovare in se stesso la forza per reagire alle avversità che incontra. Come le rose a maggio è il racconto di una terribile esperienza che ha cambiato la vita in primo luogo al figlio Matteo, 15enne all'epoca dei fatti, e poi all'intera famiglia. Tutto ebbe inizio il 26 dicembre del 2012 in un clima natalizio che aveva visto riunita la famiglia e l'arrivo dei parenti. Matteo, torna a casa e improvvisamente sta male, è entrato nella sua vita il Mostro, una rara forma di encefalite sviluppatasi dal virus della mononucleosi. Da qui l'inizio di un percorso terribile: 16 giorni di coma profondo, poi il risveglio, 55 giorni in Rianimazione a Lecce, sette mesi a Roma, poi il ritorno a Gallipoli e l'inizio di una terapia riabilitativa con la speranza, ora sempre più di una speranza, che Matteo possa presto tornare a reggersi sulle proprie gambe.

La mia recensione: Sarò breve: è un libro che parla di sofferenza (tanta sofferenza) ma anche, e soprattutto, di speranza. Il finale è completamente aperto (nel momento in cui il libro è stato scritto, il figlio dell'autore non aveva ancora completato il suo ciclo riabilitativo) ed io, perciò, aspetto di poter leggere l'ultimo capitolo, quello ancora tutto da scrivere, sperando di poter trovare soltanto buone notizie. Forza Matteo...!
Voto:  (5 su 5)