giovedì 11 giugno 2020
Recensione dell'inchiostro Lamy Blue-Black
A settembre 2016 avevo già recensito il Lamy Blue-Black (blu-nero) in cartuccia. Ora vediamo lo stesso inchiostro ma nel suo calamaio T52. E, visto che questo calamaio è un modello unico per tutti gli inchiostri di casa Lamy, la mia recensione sarà, per sommi capi, la stessa dei calamai contenente gli inchiostri nero e blu già recensiti su queste stesse pagine, cambierò solo la parte relativa all'inchiostro.
Si tratta, come potete vedere in queste mie foto, di una elegante boccetta (su Amazon costa poco meno di 15 euro) che contiene ben 50 ml di inchiostro (ne esiste anche una versione più piccola, chiamata Lamy T51, con 30 ml). Io ho preso questo modello contenente inchiostro blu-nero ma, come ho detto poc'anzi, di questa azienda tedesca in commercio ci sono anche quelli con gli inchiostri nero, rosso, blu, verde, turchese e tanti altri in edizione limitata o celebrativi.
Partiamo dalla confezione d'acquisto: la boccetta è inserita all'interno di un semplice ma pratico scatolino con alette (su cui sono indicate anche le istruzioni e le immagini per ricaricare la penna stilografica e la sua successiva pulitura). Una volta aperto lo scatolino, quindi, ecco emergere questa boccetta... o calamaio, per i più nostalgici!
La boccetta è in vetro ed è incastrata sopra una basetta in plastica nera e cava al centro... perché la boccetta vera e propria ha, alla sua estremità, una specie di "fossetta", utilissima per poter utilizzare fino all'ultima goccia di inchiostro contenuta al suo interno. Inoltre, dentro alla stessa basetta in plastica, è posta (uscendo da una fessura laterale) una piccola ma pratica striscia di carta assorbente con cui, una volta terminate le operazioni di ricarica, potremo anche pulire la punta della stilografica. A completezza d'informazione, vi segnalo che questa striscia di carta assorbente non è presente nel modello Lamy T51 (la boccetta più piccola e più economica).
Passiamo adesso alla prova vera e propria dell’inchiostro Lamy blu-nero.
Come avevo già scritto nella recensione dell'inchiostro in cartuccia, questo è un inchiostro molto fluido (non intasa o ostruisce la penna), abbastanza scorrevole e molto indicato per l'uso su documenti d'ufficio (o soltanto per firmare gli stessi). Il nome blu-nero è abbastanza fuorviante visto che si tratta di una colorazione tendente al grigiastro con, al massimo, qualche sfumatura di blu scuro. Comunque, l'effetto (evidentissimo appena l'inchiostro arriva sulla carta) non è per nulla sgradevole, ed anzi a me piace moltissimo. Tiene molto bene il contatto con l'acqua; sfumatura e spiumaggio sono completamente assenti.
L'asciugatura è velocissima: dopo 7-8 secondi puoi già passarci un dito sopra senza il rischio di sporcarti. E questo vuol dire che non ci saranno neanche problemi di attraversamento della carta (salvo quest'ultima non sia di pessima qualità).
A conclusione di questa brevissima recensione sull'inchiostro Lamy Blue-Black, ecco qui sotto la mia prova di scrittura: su un foglio di carta Rhodia, usando la penna stilografica Lamy Safary con pennino calligrafico 1.1, ho fatto un po' di schizzi, ghirigori vari e scritto una citazione di Giorgio Muggiani, pittore e socio fondatore della squadra di calcio dell'Inter:
Insomma, è un buon inchiostro, senza infamia e senza lode... e, per dirla tutta, è il classico inchiostro per la vita di tutti i giorni.
[clicca qui per tutte le altre recensioni di stilografiche, inchiostri ed altri strumenti di scrittura]
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